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Architetto di formazione, il suo lavoro è sempre stato orientato verso il design e l’architettura d’interni.
Nel 1985 apre una galleria a Parigi dedicata al design internazionale, L’Espace Nestor Perkal , dove, tra i primi in Europa, presenta e vende pezzi del movimento “Nuovo Design Internazionale” : il gruppo Memphis di Milano, Mariscal e molti altri.
Direttore artistico per la società orafa Algorithme, dal 1987 al 1994, invita numerosi designer a lavorare su vari progetti d’edizione che conoscono importanti successi in Francia e all’estero. Designer, collabora con Drimmer, Lou Fagotin, Artcodif, Veronese, ecc. Presso il CIRVA (Centro Internazionale di Ricerca sul Vetro e le Arti Plastiche) nasce la collezione Miroirs (1994-1996).
Architetto d’interni, arreda il “café” della Maison Européenne de la Photographie di Parigi, diversi locali per Cartier e la Fondazione Cartier per l’arte contemporanea, così come numerosi appartamenti e case private.
È stato curatore e scenografo di mostre alla Fondazione Cartier (La vie en Roses, 1998), alla Galerie Chez Valentin, Parigi (“chez Valentin 2000”), al passaggio Retz (Parigi, 2000), al Museo d’arte contemporanea di Rochechouart e al Grand Hornu in Belgio per la mostra Désirs d’Objets (2003-2004) e al Museo des Arts Décoratifs, Paris per la mostra Editer le design (2006) e 100% Finlandia (2008).
Dal 1993 al 2009 ha diretto il Centro di Ricerca sulle Arti del Fuoco e della Terra (CRAFT) di Limoges, sviluppando un progetto forte e vivace allo scopo di creare un legame sperimentale ed artistico tra industriali e designer, architetti ed artisti.
Il lavoro di Claude Bouchard è caratterizzato dalla sua attenzione al rapporto fisico, emotivo ed estetico tra l’oggetto, ossia lo spazio che egli crea, e l’individuo che lo usa o lo sperimenta. Egli ha sempre contestato il principio della « purezza » e del « funzionalismo » fine a se stessi. In tutti i suoi lavori Bouchard ha cercato di portare una forma d’espressione profondamente contemporanea alle tecniche ed ai materiali tradizionali contribuendone alla conservazione ed al rinnovamento.
Claude Bouchard tiene lezioni presso la Facoltà di Architettura alla Columbia University e presso la Camondo School of design and interior architecture.
I lavori di Claude Bouchard sono stati esposti alla Galleria Blanchaert di Milano, alla Biennale di Faenza, presso Max Alto e la Galleria Square de Vergennes a Parigi, alla Biennale di St. Etienne ed al CRAFT in varie mostre retrospettive in Francia, Belgio e Giappone, e numerosi fanno parte di collezioni museali (Museo di Arti Decorative di Parigi, Museo di Arti Decorative e Tessili di Lione…).
Claude Bouchard vive e lavora a Parigi.
L’artista, per realizzare gli oggetti pensati, si fa artigiano e compie gesti eterni e semplici, concretizzando, in un materiale antico come il cuoio, le astrazioni sue e del progettista. Riuscire a dare veste alle idee, facendo delle cose affascinanti ed utili: è questa la magia di Oscar e la compie proponendo degli oggetti che, nelle forme nuove, riportano sempre ad una funzione riconoscibile.
Le esperienze passate del lavoro col cuoio, con gli oggetti di uso comune trasformati nella loro stessa linea dalla materia in cui erano fatti (cesti, scatole, vassoi, oggetti per la scrivania e piccoli mobili, oltre naturalmente a borse ed astucci), hanno portato Oscar alla produzione attuale che ha superato anche i limiti della concretezza esplicita per raggiungere la forma pura degli oggetti, superando il rischioso limite della fredda funzione. Calore e funzionalità, naturalità e purezza di linee: una serie apparente di opposti che il designer sconvolge riassumendone in positivo tutti i significati.
Fino al 1986 ha lavorato come designer ed è stata membro fondatore del gruppo Memphis. Ha disegnato numerose "superfici decorate": tessuti, tappeti, laminati plastici e alcuni mobili e oggetti. Nel 1987 la pittura è diventata la sua attività principale.
L’essenza della sua pratica può essere ricercata nella molteplicità dei processi di produzione degli oggetti. Questo lo ha portato a seguire la produzione di numerosi prodotti
industriali, in particolare Sowden for Hay, e a lavorare con numerose fabbriche e artigiani in Europa e in Cina.
Nel 2014 fonda il suo studio che gli permette di esplorare e sperimentare attraverso le diverse fasi della progettazione, con una particolare attenzione ai materiali e alla funzione.
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